Ricevere la Ss.ma Eucarestia è un momento molto importante nella vita di un credente che, come ha detto papa Francesco Udienza generale del 5 febbraio 2014, «si colloca nel cuore della “iniziazione cristiana”, insieme al Battesimo e alla Confermazione e costituisce la sorgente della vita stessa della Chiesa». Per il Papa, infatti, «da questo Sacramento dell’amore, scaturisce ogni autentico cammino di fede, di comunione e di testimonianza». L’Eucaristia è il punto di arrivo dell’Iniziazione Cristiana: il Battesimo ci ha fatto cristiani, la Confermazione ci ha consacrati a Cristo e alla Chiesa
con il sigillo dello Spirito Santo, l’Eucaristia ci inserisce pienamente nella Chiesa.
La Prima Comunione è, innanzitutto, uno dei sette Sacramenti: quello con il quale si ricevono il Corpo e il Sangue di Gesù. A istituirlo è stato proprio Cristo durante l’Ultima Cena, quando distribuì ai discepoli riuniti a tavola, il pane e il vino identificandoli nel suo Corpo e il suo Sangue (cfr.Mt 26,26-29; Mc 14,22-25; Lc 22,15-20; 1Cor 11,23-25; 1Cor 10,16-17). Ed è questo che accade ogni volta che si celebra la Santa Messa: il pane e il vino, per opera dello Spirito Santo, diventano realmente il Corpo e il Sangue di Cristo.
Per Papa Francesco, «il gesto di Gesù compiuto nell’Ultima Cena è l’estremo ringraziamento al Padre per il suo amore, per la sua misericordia». In greco la parola "Eucaristia" significa "rendimento di grazie" ed è «per questo che il Sacramento si chiama Eucaristia: è il supremo ringraziamento al Padre, che ci ha amato tanto da darci il suo Figlio per amore. Ecco perché il termine Eucaristia riassume tutto quel gesto, che è gesto di Dio e dell’uomo insieme, gesto di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo». Dunque, «la celebrazione eucaristica è ben più di un semplice banchetto: è proprio il memoriale della Pasqua di Gesù, il mistero centrale della salvezza. L’Eucaristia costituisce il vertice dell’azione di salvezza di Dio: il Signore Gesù facendosi pane spezzato per noi, riversa infatti su di noi tutta la sua misericordia e il suo amore, così da rinnovare il nostro cuore, la nostra esistenza e il nostro modo di relazionarci con Lui e con i fratelli».