#Futuropresente: aderiamo all’Ac dei 150 anni
di Maurizio Semiglia
Di strada, in centocinquant’anni, ne abbiamo fatta tanta. Anno dopo anno, attraverso la storia della Chiesa e del Paese, abbiamo camminato a fianco degli uomini e delle donne di ogni tempo, dagli anni dell’Unità d’Italia ai giorni nostri. E allora, lo possiamo dire, c’è forse un filo di emozione a pensare che anche quest’anno rinnoveremo l’adesione a un’associazione che ha vissuto l’ordinarietà della vita delle persone per così tanto tempo, favorendo il protagonismo di ciascuno e accompagnandone le diverse stagioni della vita. Possiamo chiederci, allora, con quale spirito rinnovare la nostra adesione all’Azione cattolica ancora oggi, ricordando questo anniversario così speciale. Le risposte, per la verità, a questa domanda, ce le ha fornite papa Francesco durante l’incontro nazionale del 30 aprile scorso ed è proprio dalle sue parole che vogliamo partire per promuovere l’adesione 2018 tra i nostri soci e per avvicinare altri all’esperienza associativa. Anche per questo abbiamo scelto come slogan della campagna adesioni 2018 #fututopresente, lo stesso che ha accompagnato quel momento di festa così importante per ciascuno di noi. Aderire all’Ac facendo memoria della nostra storia, significa, innanzitutto, rinnovare la consapevolezza di essere popolo che cammina prendendosi cura di tutti, aiutando ognuno a crescere umanamente e nella fede, condividendo la miseri
cordia con cui il Signore ci accarezza. Questo è il compito che vogliamo assumere aderendo all’associazione: continuare a camminare accanto a ragazzi, giovani e adulti del nostro tempo e testimoniare i segni della presenza di Dio nelle nostre vite. A partire dalle nostre parrocchie, promuovere la vita associativa, anche favorendo l’adesione all’associazione, può essere un’occasione speciale per far sentire ciascuno accolto dal Signore e dai fratelli, senza se e senza ma. L’Adesione 2018 dovrà essere, però, anche l’occasione per realizzare ancora più intensamente il desiderio del Papa che ci chiede di far sì che ogni iniziativa, ogni proposta, ogni cammino sia esperienza missionaria, destinata all’evangelizzazione, non all’autoconservazione. È un’Ac, quella che festeggia i centocinquant’anni, più che mai in uscita, vicina in particolare al povero e a chi soffre, abitante delle periferie sociali ed esistenziali. Insomma, con l’adesione all’Ac assumiamo su noi stessi il compito della missione, che non ci chiede sforzi eccezionali, ma testimonianze concrete di vita cristiana e di gesti semplici e ordinari all’insegna della fraternità e della responsabilità. Cari ragazzi, giovani e adulti di Azione cattolica – ci ha detto papa Francesco: andate, raggiungete tutte le periferie! Andate, e là siate Chiesa, con la forza dello Spirito Santo. Questo sarà il modo migliore per far festa quest’anno; ma sarà anche il modo giusto per aprire l’Ac al futuro che ci attende, cogliendo le sfide degli anni a venire e facendo di ogni complessità un’opportunità di bene e di novità.
Articolo pubblicato su Segno 8-2017
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